19.10.04

basta stronzate in questo blog

quando viaggio in treno mi viene da pensare.
penso sempre, senza sosta.
ma in treno penso piu' intesamente perche' la mia anima si vede scorrere davanti se stessa riflessa nei vestri sudici pieni di paesaggi.
sudici appelativo davvero brutto, scusate.
quanto e' bello l'italiano...me ne sto rendendo conto solo ora...ha questo suono, bello.
mentre scrivo queste cose sto chattando con ax... e stiamo dicendo quanto e' bello il nostro rapporto.
quattro anni che ci scriviamo. quattro anni che ci sosteniamo, che ci teniamo sottilmente per mano... e non ci siamo mai guardati negli occhi.
forse ci siamo guardati molto al di la' degli occhi.

in questi giorni, dopo otto ore di treno, percio; otto ore troppo piene di pensieri, mi sto fondendo di considerazioni, contraddizioni, nebbie,dubbi e certezze relative.
chissa' perche' sentiamo il bisogno, e siamo in tanti, di scrivere queste nostre cose su questo posto sconosciuto che alberga al di la' della nostra percezione sensibile...
questo assoluto bisogno di COMUNICARE.
vabbe' ma nn mi voglio impelagare ora in questi dicorsi, torno a me..

ecco cazzo, vedete, non riesco nemmeno a scrivere quello che vorrei perche' ho troppa confusione in me.. ieri sera le carte degli elfi mi hanno detto che la mia e' l'inquietudine dell'anima che cerca se stessa.... di chi e' in solitudine e di chi forse questo distacco se l'e anche cercato volontariamente. e quanto e' vero questo... dicevano che adesso nuoto nel distacco, nella sofferenza della divisione e che qua ci staro' finche' mi sara' possibile.
LO SO.
il mio e'; il dolore in cui devo vivere per trovarmi... dove non ci sono gesti o azioni altrui che possano allietare le forti sensazioni, forse di rovina, ecco... niente di esterno.
in me ci sono le risposte...
E SONO DACCORDO...MA SONO ANALFABETA, NN SO LEGGERE IN ME.
vabbe' discorso troopo complicato..
comunque e' sbagliato aspettare un cenno
UN CENNO CHE ROMPA L'EQUILIBRIO DEL DOLORE, DELLA RICERCA CHE INCIAMPA NELL'INCAPACITA' DI COMPRENDERE QUANTO SEMPLICE SIA TUTTO E QUALE SIA LA VERA DOMANDA,UNCENNO CHE ROMPA IL CONTINUO ATTENDERE,,,ATTENDERE QUALCOSA DALL;ESSERE UMANO.
non siamo degni di cercare la verita'?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Già...il treno, ha portato via troppi ricordidal mio cuore e troppe lacrime dal mio viso ma ora so cosa vuol dire vivere. Ho aperto gli occhi grazie all'aiuto delle persone, anche del tuo vega.

"Cerco.
Solo nei pensieri, solo tra la gente.
Sordo, incapace di sentire lo stesso battito del mio cuore.
Cieco, un mondo che gli altri mi hanno reso oscuro.
Mi giro dall'altro lato e scopro la mia forza.
Apro gli occhi e la luce non mi abbaglia, mi sembra famigliare.
Alzo lo sguardo e ritrovo me stesso.
Ascolto, vedo.
Cerco.".

L'ho scritta, come promesso.